COME SCEGLIERE UN PALLETTIZZATORE. GUIDA ALLA SCELTA
Hai una linea di produzione e ritieni che sia giunto il momento per automatizzare la fase di palettizzazione? E’ probabile che in questo momento sia opportuno per te ricevere qualche chiarimento sulle varie tipologie di palettizzazione e dei criteri con cui effettuare la scelta.
Andiamo subito al dunque e dividiamo i pallettizzatori in due principali categorie:
Pallettizzatori che prelevano tutto lo strato e lo trasferiscono sulla pedana
Pallettizzatori che non prelevano tutto lo strato e trasferiscono pochi pacchi per volta sulla pedana, componendo lo strato con più rilasci
I pallettizzatori a strato sono generalmente più veloci, ma hanno bisogno di un sistema di predisposizione dei pacchi alla presa più complesso in quanto il mosaico di pallettizzazione deve essere già completato al momento del prelievo dello strato. La formazione dello strato viene generalmente effettuata con dei nastri trasportatori su cui i pacchi possono essere ruotati di 90° e di uno o più spintori meccanici che trasferiscono le file degli strati verso la zona di prelievo.
I pallettizzatori che trasferiscono pochi pacchi per volta, non hanno bisogno di zona di formazione particolari in quanto la formazione viene affidata alla combinazione di più rilasci sullo stesso strato.
Fatta questa premessa dobbiamo distinguere le esigenze di pallettizzazione in due famiglie:
pallettizzazione di una sola linea di produzione
pallettizzazione di più di una linea di produzione
Nel caso si abbiano più linee di produzione che possono convogliare verso uno stesso punto la scelta di un pallettizzatore multilinea è conveniente se sono rispettate le seguenti condizioni:
La velocità totale delle linee è compatibile con quella di un singolo pallettizzatore.
Il costo di convogliamento delle linee verso un unico punto sia marginale rispetto al costo di acquisto della macchina
I pallettizzatori multilinea sono generalmente robot antropomorfi, che facilitano la realizzazione dell’impianto grazie alla libertà di raggiungere qualsiasi punto dello spazio con qualunque angolo della testa di presa.
I pallettizzatori monolinea, invece, possono essere sia robot antropomorfi, sia macchine tradizionale a movimento cartesiano. Le scelta tra tradizionale ed antropomorfo è da un punto di vista tecnico pressochè indifferente. La scelta quindi viene fatta considerando che i robot antropomorfi hanno una più semplice manutenzione e spesso velocità superiori ma costi di acquisto più elevati.
E’ dunque il momento di tirare le somme e capire quale pallettizzatore scegliere per la propria esigenza di produzione.
Hai più linee di produzione?
Le linee sono vicine fra loro?
Ti consigliamo un pallettizzatore multilinea
La velocità di produzione è elevata?
Scegli un robusto robot antropomorfo multilinea che trasferisce l’intero strato
La velocità di produzione è bassa?
Scegli un robot antropomorfo più snello che trasferisce pochi pacchi per volta
Le linee sono lontane tra loro?
Ti consigliamo di installare un pallettizzatore per ogni linea. In questo caso la scelta può vertere sia su robot antropomorfi sia su macchine tradizionali a movimento cartesiano
La velocità di produzione è elevata?
Scegli un pallettizzatore che trasferisce l’intero strato
La velocità di produzione è bassa?
Scegli un pallettizzatore più snello che trasferisce pochi pacchi per volta
Hai una sola linea di produzione?
Anche in questo caso la scelta può vertere sia su robot antropomorfi sia su macchine tradizionali a movimento cartesiano
La velocità di produzione è elevata?
Scegli un pallettizzatore che trasferisce l’intero strato
La velocità di produzione è bassa?
Scegli un pallettizzatore più snello che trasferisce pochi pacchi per volta
Una volta individuato il tipo di pallettizzatore più adatto è opportuno individuare anche il sistema di presa. Per i pallettizzatori a strato il sistema più diffuso è quello con testa a rulli apribili, in cui il prodotto viene prima spinto sui rulli della testa e poi viene rilasciato sulla pedana grazie alla apertura dei rulli stessi. I pallettizzatori che trasferiscono pochi pallh per volta sono generalmente dotati di teste di presa a pinze o di teste di presa in depressione. La scelta della depressione garantisce strati più compatti in quanto non è necessario compensare lo spessore della pinza di presa durante i rilasci ma consuma più aria compressa per la generazione del vuoto. Inoltre i sistemi in depressione non sono indicati per i prodotti porosi o dalla superficie non regolare.
Oltre alla individuazione del corretto tipo di pallettizzatore è bene conoscere anche gli accessori che possono corredare la macchina. Elenchiamo i due più comuni
Magazzino Pallet con singolarizzatore che alimenta le pedane in automatico
Sistema mettifalda, con magazzino falde che pone una interfalda fra gli strati. Ne caso di scelga un robot antropomorfo a pinze o in depressione, questa funzione può essere affidata a quest’ultimo
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